Appena in tempo per il nuovo anno, Argus Cockpit è stato aggiornato con la release 2022 R2. Gli amministratori IT hanno ora la possibilità di creare, invitare gli utenti e di assegnare loro i diritti.
Gli amministratori aziendali possono inoltre assegnare più ambienti bAC a singoli amministratori di siti e personalizzare i dettagli degli utenti.

È inoltre possibile per gli amministratori IT che gestiscono più siti tenerne traccia come ambienti digitali nell'area di amministrazione e personalizzare i dettagli dell'ambiente, come il nome dell'ambiente. 

Vuoi assicurarti che ogni utente possa eseguire solo determinate azioni e vedere contenuti specifici?
Assegnando ruoli all'ambiente, i diritti di accesso possono essere gestiti individualmente. Questo funziona sia per i team più piccoli che per quelli più grandi.
 

Un baramundi Management Server ininterrotto e privo di errori è alla base per il mantenimento di ambienti IT aggiornati e sicuri. Tuttavia, può capitare occasionalmente che singoli servizi server si guastino ed è particolarmente importante che voi, in qualità di amministratori IT, ne siate informati. È possibile attivare questa notifica nell’ Argus Cockpit dall'inizio del 2022.

Abbiamo rivisto l'attivazione e la configurazione di tutte le notifiche e le abbiamo rese più chiare. Tuttavia, questi errori di stato del server possono verificarsi più spesso in determinati orari o giorni. Per poter riconoscere meglio questi accumuli, con questa release è possibile accedere anche alle anomalie storiche di servizi del Baramundi Management Server nell'Argus Cockpit. 

Ulteriori ottimizzazioni dell'infrastruttura dell'Argus Cockpit e correzioni di bug completanoquesta release. 

Gli incidenti di sicurezza, come accaduto di recente con Log4J, mostrano l'importanza di avvisare rapidamente i responsabili ITquando si verificano condizioni critiche, eventi o incidenti in modo che possano avviare risposte tempestive ed efficaci. baramundi Argus Cockpit monitora e segnala continuamente le condizioni degli endpoint di rete. Usando gli UDG, puoi definire gruppi specifici di endpoint e condizioni da monitorare in dettaglio come BitLocker, stato del firewall o dell'antivirus, livello di aggiornamento di Windows e molto altro.

Ora hai anche la possibilità di ricevere avvisi e-mail sui cambiamenti di stato criticigia’ dalle fasi iniziali configurando opportunamente i valori di soglia di  e attivando le notifiche applicabili. I valori di soglia possono essere ripristinati o modificati in qualsiasi momento secondo necessità.

Questa versione consente inoltre di configurare le notifiche relative ai servizi bMS e reporting API key (in scadenza). Include anche miglioramenti minori dell'interfaccia utente (ad esempio, nella navigazione breadcrumb) e ottimizzazioni delle prestazioni e della sicurezza.

La visualizzazione dei set di risultati UDG è stata concepita per effettuare una migliore distinzione tra i dati correnti e storici di un ambiente IT. La navigazione con l’aiuto dei tab (come avviene per bMC) facilita la consultazione della panoramica. Inoltre, nel tab “Delta” avrai la possibilità di effettuare una comparazione tra i set di risultati UDG riferiti a due momenti diversi.

In questo modo, avrai una panoramica non solo del numero degli endpoint inseriti o dismessi in un intervallo di tempo compreso tra due date, ma anche della loro tipologia. Inoltre, potrai intervenire in modo mirato sui rispettivi endpoint (nella bMS), creando dei Job per la risoluzione dei problemi.

Con la nuova interfaccia di reporting di baramundi Argus Cockpit (bAC) è possibile visualizzare e analizzare tutti i dati rilevanti del modulo anche nelle applicazioni di reporting (ad esempio MS Power BI, MS Excel, ecc.). Come amministratore IT potrai presentare in modo completo ed esaustivo i dati cumulativi degli ambienti bMS collegati con bAC, per condividerli anche con altri ruoli aziendali.
Ad esempio, durante le procedure di audit o certificazione (come audit sulla tutela dei dati), anche il CISO potrà utilizzare i report per documentare lo stato attuale e passato (dati storici) del sistema IT (ad esempio: “crittografia di tutti gli EP attivata”). Inoltre, gli MSP avranno la possibilità di dimostrare ai clienti il rispetto degli SLA (ad esempio: “Nell’ultimo mese, il numero degli endpoint non sottoposti ad aggiornamento patch si è mantenuto costantemente sotto le X unità”).
Per facilitare l’accesso al reporting, mettiamo a tua disposizione anche uno Standard Reporting-Template per MS Power BI Desktop. In alternativa, potrai comunque utilizzare i tuoi template o quelli di altri clienti sul nostro bAC Reporting Template Marketplace.

La nuova funzionalità di esportazione Excel consente agli amministratori IT di condividere con altri ruoli aziendali (ad es. Manager IT o CISO) importanti informazioni informatiche.

I report si prestano a essere personalizzati (ad esempio grafica header o footer) per essere conformi alle specifiche CI delle singole aziende. In questo modo, si ottiene una condivisione dei set di risultati UDG (ad es. “Tutti gli endpoint con aggiornamenti critici in sospeso”, “Endpoint senza crittografia BitLocker” ecc.) a livello aziendale, con conseguente maggiore trasparenza sull’ambiente informatico – anche in prospettiva storica.

Questa funzionalità, inoltre, comporta notevoli vantaggi anche per gli MSP, che possono inviare ai clienti report specifici su dati rilevanti, definiti come criteri negli UDG, e, ad esempio, documentare/dimostrare il rispetto degli SLA (ad es. “Tutti gli endpoint senza aggiornamenti critici in sospeso nelle ultime 4 settimane”).

Fra le altre funzionalità, la bMS si distingue anche per la capacità di offrire agli amministratori IT un’ottima panoramica di tutto l’ambiente IT, visualizzando inoltre i parametri aggiornati degli endpoint. In questo modo, l’amministratore potrà intervenire avviando, in caso di necessità, le azioni necessarie nell’eventualità in cui lo stato effettivo degli endpoint non corrisponda al target auspicato.

In alcune situazioni specifiche, è utile valutare e analizzare lo stato degli endpoint relativamente a un periodo di tempo più lungo. Oggi questa “retrospettiva” è possibile, grazie al nuovo Argus Trends.

In questo modo, gli amministratori IT hanno l’opportunità di visualizzare, ad esempio, quanti aggiornamenti critici non sono stati installati su uno o più endpoint nelle ultime 4 settimane. Queste informazioni si rivelano particolarmente utili in vista di un’imminente procedura di security-audit o di reporting al CISO.